Cassazione penale Sez. II sentenza n. 10959 del 21 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:10959PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si caratterizza per l'esistenza di un vincolo associativo tendenzialmente permanente o stabile, un programma criminoso indeterminato e una struttura organizzativa, seppur minima, idonea a realizzare gli obiettivi illeciti. Ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, il commissariamento dell'organizzazione di appartenenza dell'indagato non esclude necessariamente il pericolo di reiterazione del reato, qualora permangano i rapporti con l'ente e con gli altri soggetti coinvolti. Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione sui provvedimenti del giudice del riesame è limitato alla verifica della congruità e logicità della motivazione, senza poter sindacare gli apprezzamenti di fatto compiuti dal giudice di merito in ordine alla gravità indiziaria e all'adeguatezza della misura cautelare, salvo l'ipotesi di manifesta illogicità o errori giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - rel. Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 4 ottobre 2011 del Tribunale per il riesame di Napoli;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Domenico Gallo;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. D'Ambrosio Vito, che ha concluso chiedendo il rigetto.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza in d…

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