Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21503 del 28 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:21503PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la revoca o la sostituzione di una misura cautelare già applicata, deve fondare la propria decisione su elementi oggettivi che dimostrino un mutamento della complessiva situazione inerente lo status libertatis dell'imputato, non potendo basarsi esclusivamente sul mero decorso del tempo, il quale può assumere rilevanza positiva ai fini di una diversa prognosi cautelare solo ove accompagnato da altri dati concreti sintomatici di un effettivo cambiamento delle esigenze cautelari originariamente accertate. Il giudice è tenuto a fornire un'adeguata e logica motivazione in ordine alla sussistenza o meno di tali elementi, senza poter fare affidamento su mere e assertive suggestioni soggettive, dovendo invece valutare le concrete condotte criminose ascritte all'imputato e l'assenza di un quid novi oggettivo che renda non più attuale e adeguata la misura cautelare già applicata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PR. MA. N. IL (OMESSO);

2) LA. LO. N. IL (OMESSO);

3) OL. PI. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 26/09/2007 TRIB. LIBERTA' di SALERNO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARCANO DOMENICO;

lette le conclusioni del P.G. Dr. MELONI Vittorio, per il rigetto.

Udito il difensore Avv. RUGGERO Andrea.

RITENUTO IN FATTO

Che i ricorrenti impugnano l'ordinanza in epi…

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