Il Comune, nell'esercizio della propria potestà di pianificazione urbanistica, può legittimamente negare la concessione di aree pubbliche destinate a soddisfare gli standards urbanistici previsti dalla normativa, anche qualora la richiesta sia finalizzata all'apertura di un nuovo impianto di distribuzione di carburanti. Ciò in quanto la localizzazione di tali impianti, pur essendo soggetta a un regime liberalizzato, non può comunque comportare la compromissione delle aree pubbliche riservate agli standards urbanistici, le quali rispondono a esigenze di interesse generale di carattere primario, quali il mantenimento di un adeguato rapporto tra insediamenti residenziali e spazi pubblici. Il Comune, pertanto, nel procedere alla pianificazione di cui all'art. 2, comma primo, del D.Lgs n. 32/1998, deve consentire la localizzazione di nuovi impianti di carburante in qualsiasi area, tranne quelle pubbliche e quelle destinate al soddisfacimento di standards urbanistici previsti dal D.M. n. 1444/1968. Ne consegue che il diniego opposto dal Comune alla richiesta di concessione di un'area pubblica destinata a verde attrezzato, al fine di realizzarvi un impianto di distribuzione di carburanti, risulta pienamente legittimo e conforme ai principi e alle regole vigenti in materia urbanistica, senza che possa rilevare la normativa di settore sulla liberalizzazione degli impianti di carburanti, la quale deve essere coordinata con le esigenze di pianificazione urbanistica. Il provvedimento di diniego, adeguatamente motivato, non presenta, pertanto, vizi di eccesso di potere, difetto di istruttoria o di motivazione.