Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42033 del 14 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:42033PEN

Massima

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Il soggetto che induce intenzionalmente in errore un pubblico ufficiale circa l'identità della persona che sottoscrive un atto pubblico, al fine di consentire la commissione di un reato, risponde penalmente per il delitto di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale in atto pubblico, a prescindere dall'eventuale responsabilità disciplinare di quest'ultimo per la mancata verifica delle generalità. Il reato sussiste anche qualora l'imputato si sia già in precedenza servito dello stesso soggetto, presentandolo al pubblico ufficiale con identità fittizia, in quanto tale condotta integra una condotta fraudolenta idonea a indurre in errore il pubblico ufficiale nell'attestazione di fatti rilevanti nell'atto pubblico. La responsabilità penale dell'imputato non viene meno per il solo fatto che il pubblico ufficiale sia tenuto per legge a identificare il soggetto che sottoscrive l'atto, in quanto l'induzione in errore realizzata dall'imputato è comunque idonea a viziare la genuinità dell'attestazione del pubblico ufficiale. La commissione del fatto è accertata in modo incontrovertibile sulla base delle risultanze probatorie, senza che assuma rilievo la circostanza che l'imputato si sia limitato a fissare l'appuntamento presso lo studio del notaio, essendo sufficiente la condotta fraudolenta idonea a indurre in errore il pubblico ufficiale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefani - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) BA. AL. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 07/02/2006 CORTE APPELLO di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMATO ALFONSO;

udito il Procuratore Generale in persona del Dr. G. Izzo che ha concluso per l'inamm.ta.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Ba. Al. e' stato condannato dal Tribunale di Ro…

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