Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24611 del 10 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:24611PEN

Massima

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Il falso testimone che, in sede dibattimentale, nega quanto precedentemente dichiarato nel corso delle indagini, può essere condannato per il reato di falsa testimonianza, in quanto le sue precedenti dichiarazioni spontanee, rese ai sensi dell'art. 350 c.p.p., comma 7, sono utilizzabili ai fini della prova della falsità della testimonianza, ai sensi degli artt. 500, commi 1 e 2, e 513 c.p.p., anche in assenza di ulteriori riscontri, trattandosi di dichiarazioni confessorie del medesimo imputato e non di dichiarazioni di accusa nei suoi confronti. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che le precedenti dichiarazioni spontanee del falso testimone, rese nel corso delle indagini, possono essere legittimamente utilizzate per dimostrare la falsità della sua successiva testimonianza in dibattimento, senza che sia necessario il rispetto di particolari formalità o la presenza di ulteriori riscontri, in quanto si tratta di dichiarazioni autoaccusatorie dello stesso imputato e non di dichiarazioni di terzi a suo carico. Pertanto, il giudice può legittimamente condannare il falso testimone sulla base di tali precedenti dichiarazioni, senza che ciò comporti una violazione del diritto di difesa o dei principi di acquisizione della prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovann - Presidente

Dott. CARCANO Domenic - Consigliere

Dott. DI STEFANO P. - rel. Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuel - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso la sentenza 155/2011 del 4/12/2012 della CORTE DI APPELLO DI LECCE - SEZIONE DISTACCATA DI TARANTO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dr. PIERLUIGI DI STEFANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ALDO POLICASTRO che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza del 4 dicembre 2012 la Corte di Appello di Lecce s…

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