Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 28833 del 19 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:28833PEN

Massima

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Il provvedimento di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno e cauzione, può essere legittimamente disposto nei confronti di un soggetto condannato in via definitiva per reati associativi di particolare gravità, qualora la Corte di merito accerti, sulla base di elementi concreti e specifici, la persistente attualità della sua pericolosità sociale, desumibile dalla natura e dalle modalità dei reati commessi, dal perdurare dei collegamenti con l'organizzazione criminale di riferimento e dalla concreta possibilità di una ripresa dell'attività delittuosa a seguito della cessazione della restrizione della libertà personale. Il giudice di merito è tenuto a motivare in modo adeguato e logico tali presupposti, non essendo sufficiente il mero riferimento alla gravità dei fatti pregressi o a generiche congetture sulla possibile recidiva, dovendosi invece valorizzare gli elementi concreti e attuali che dimostrino il perdurare del pericolo sociale. Il provvedimento di sorveglianza speciale, pur costituendo una limitazione della libertà personale, rappresenta uno strumento di prevenzione necessario per scongiurare il rischio di reiterazione di gravi reati, in assenza di altri idonei mezzi di controllo e contenimento della pericolosità del soggetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

De. Fe. Da. , nato a (OMESSO);

avverso il decreto dell'8 ottobre 2009 emesso dalla Corte d'appello di Napoli;

visti gli atti, il decreto impugnato e il ricorso;

letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso;

sentita la relazione del Consigliere Dott. ((omissis)).

RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO

1. - Con la decisione in epigrafe indicata …

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