Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41071 del 11 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:41071PEN

Massima

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L'aggravante di agevolazione mafiosa di cui all'art. 416-bis.1 c.p. richiede, sotto il profilo oggettivo, che la condotta del favoreggiamento sia oggettivamente idonea a rafforzare l'operatività e il potenziale criminale dell'associazione mafiosa, concretizzandosi in un ausilio diretto al sodalizio criminoso, la cui attività sarebbe altrimenti compromessa dall'arresto o dalla cattura del suo esponente di vertice. Sotto il profilo soggettivo, è necessario che l'agente abbia agito con la consapevolezza e l'intenzione di agevolare l'associazione mafiosa, sulla base di elementi concreti che dimostrino tale finalità, pur potendo essa coesistere con altre motivazioni di carattere personale. L'aggravante non può essere desunta automaticamente dal mero rapporto di parentela o di conoscenza tra l'agente e il soggetto favorito, essendo invece necessario accertare la concreta idoneità della condotta a rafforzare l'operatività del sodalizio criminoso e la consapevolezza in tal senso dell'agente. La motivazione del provvedimento che applica tale aggravante deve pertanto esaminare dettagliatamente tali profili, senza limitarsi a considerazioni di mera vicinanza o connessione tra il favorito e l'associazione mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RICCIARELLI Massimo - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. GIORDANO E. Anna - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

Dott. RICCIO Stefania - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 16/4/2021 del Tribunale di Reggio Calabria
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. CENICCOLA Elisabetta, che ha concluso chiedendo di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Reggio Calabria, con l'ordinanza indicata in epigr…

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