Cassazione penale Sez. III sentenza n. 30673 del 6 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:30673PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare le dichiarazioni della persona offesa in un procedimento penale per reati di natura sessuale, è tenuto a un rigoroso e penetrante esame della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto, senza che operi alcuna presunzione di credibilità, ma verificando con particolare attenzione la coerenza, la linearità e l'assenza di contraddizioni interne del narrato, nonché la presenza di elementi di riscontro esterni idonei a confermarne la genuinità, anche in assenza di altri mezzi di prova. Tale scrutinio deve essere svolto in modo ancor più approfondito quando l'unico elemento a sostegno dell'accusa sia costituito dalle dichiarazioni della persona offesa, in ragione dell'interesse di cui questa è naturalmente portatrice, specie se costituita parte civile, al fine di escludere qualsiasi interferenza sulla genuinità delle sue parole. Pertanto, il giudice di merito, nel motivare il proprio convincimento sulla responsabilità dell'imputato, è tenuto a esplicitare con rigore e puntualità le ragioni per le quali ritiene credibile e attendibile la deposizione della persona offesa, confutando in modo congruo ed esaustivo le eventuali deduzioni difensive contrarie, senza che possa ritenersi sufficiente una mera affermazione di credibilità, ma dovendo al contrario fornire una motivazione adeguata e logicamente coerente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. MENGONI Enri - Rel. Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/10/2017 della Corte di appello di Milano; visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiarare inammissibile il ricorso;
udite le conclusioni del difensore del ricorrente, Avv. (OMISSIS) in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS), che ha concluso…

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