Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La riserva relativa alla sospensione dei lavori disposta dalla stazione appaltante deve essere iscritta tempestivamente, al momento stesso della sospensione, qualora risulti evidente l'insussistenza di esigenze pubbliche sopravvenute ed imprevedibili che la giustifichino. Il comportamento successivo dell'appaltatore, che richieda il risarcimento per l'intera durata della sospensione, costituisce un indice della consapevolezza della sua illegittimità. L'appaltatore è inoltre tenuto ad esplicare la riserva iscritta nel registro di contabilità entro il termine perentorio di 15 giorni dalla sottoscrizione, a pena di decadenza, senza che la reiterazione della sottoscrizione con riserva riapra tale termine. La valutazione della tempestività e legittimità della sospensione, nonché dell'osservanza del termine per l'esplicazione della riserva, rientra nell'accertamento dei fatti di merito, sindacabile in cassazione solo per vizi logici o di violazione di norme di diritto.