Cassazione penale Sez. I sentenza n. 20007 del 9 maggio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:20007PEN

Massima

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La confisca di beni disposta in sede di procedimento di prevenzione è un provvedimento di natura definitiva e irreversibile, che può essere revocato solo in presenza di nuovi elementi di prova che dimostrino l'originaria insussistenza dei presupposti di legge che ne hanno determinato l'adozione, quali la pericolosità sociale del proposto, la disponibilità diretta o indiretta del bene da parte dello stesso, la sproporzione del valore dei beni rispetto al reddito dichiarato o all'attività svolta, o l'essere il bene frutto di attività illecite o del reimpiego di profitti illeciti. Tali nuove prove devono essere sopravvenute rispetto al giudizio definitivo di confisca, non essere state acquisite nel precedente procedimento o, pur essendo state acquisite, non essere state valutate neppure implicitamente. La mera riproposizione di argomenti e perizie già esaminati nei precedenti giudizi non costituisce prova nuova idonea a giustificare la revoca della confisca, così come la mera allegazione di possibili origini alternative dei beni confiscati, in assenza di una concreta dimostrazione, non è sufficiente a far venir meno la presunzione di illiceità che giustifica il provvedimento ablativo. Pertanto, il giudice di merito, nel rigettare la richiesta di revoca della confisca, è tenuto a verificare la sussistenza di tali presupposti, motivando in modo congruo, esaustivo e logico sulla base degli elementi acquisiti, senza che il ricorrente possa proporre in sede di legittimità una diversa ricostruzione alternativa dei fatti, che si tradurrebbe in una inammissibile revisione del giudizio di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. MAZZEI Antonella - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) n. il (OMISSIS);

2) (OMISSIS) n. il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 20 maggio 2012 - Corte di Appello di Catania;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Barbarisi Maurizio;

lette le conclusioni scritte del rappresentante del Pubblico Ministero, sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso con condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese processuali e al v…

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