Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18328 del 11 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:18328PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. e il reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ex art. 74 d.P.R. n. 309/1990, aggravato ai sensi dell'art. 416-bis.1 c.p., sono in rapporto di specialità bilaterale, in quanto tutelano beni giuridici diversi e presentano elementi costitutivi parzialmente differenti. Pertanto, è configurabile il concorso formale tra tali fattispecie associative, qualora l'associazione mafiosa persegua un proprio programma delittuoso autonomo, come il traffico di droga, dal cui svolgimento derivi il concomitante conseguimento dell'interesse del clan. In tali casi, non si configura la violazione del divieto di bis in idem, in quanto manca la piena coincidenza degli elementi costitutivi delle due fattispecie. Ai fini dell'accertamento della medesimezza del fatto, ai sensi dell'art. 649 c.p.p., rileva il fatto storico-naturalistico nella sua materialità e concretezza, considerato nelle sue coordinate spazio-temporali di commissione, a prescindere dalla diversa qualificazione giuridica. Pertanto, il mutamento delle modalità di partecipazione dell'imputato o dei componenti dell'organizzazione criminale non esclude la medesimezza del fatto, purché si accerti che l'imputato sia passato ad una diversa organizzazione criminale ovvero che si sia verificata una successione nelle attività criminali tra organismi diversi, sia pure con lo stesso nome ed operanti nello stesso territorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato G. - Presidente

Dott. GIORDANO Emilia - rel. Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. GIORGI Maria S. - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23 dicembre 2020 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)) che ha concluso chiedendo dichiarare inammissibile il ricorso;
letta la memoria di replica del difensore del ricorrente, avvocato (OMISSIS), che ha insistito per l…

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