Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38930 del 7 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:38930PEN

Massima

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Il concorso nel reato di estorsione è integrato dalla minaccia di un danno ingiusto, dall'effettivo esborso di denaro da parte della vittima e dall'intervento dell'imputato, anche se in veste di mero intermediario bancario, purché tale intervento risulti funzionale alla consumazione del reato, non essendo invece configurabile il reato di favoreggiamento o di ricettazione. La valutazione della prova e della credibilità delle fonti è rimessa al prudente apprezzamento dei giudici di merito, il cui sindacato in sede di legittimità è limitato alla verifica della logicità e coerenza della motivazione, senza possibilità di una nuova valutazione degli elementi probatori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo L - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LA. FR. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 07/10/2004 CORTE APPELLO di BARI;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENTILE DOMENICO;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)) che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

Letti i motivi avanzati dalla Difesa che ha concluso chi…

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