Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 17652 del 3 maggio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:17652PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del proprio sindacato sulla motivazione della sentenza impugnata, non può sostituire la propria valutazione delle risultanze probatorie a quella compiuta dal giudice di merito, la cui ricostruzione dei fatti e apprezzamento della credibilità delle fonti di prova sono insindacabili in sede di legittimità, salvo che non presentino vizi di manifesta illogicità o contraddittorietà. Pertanto, la condanna dell'imputato, fondata sulle dichiarazioni accusatorie delle persone offese, parti civili nel processo, e corroborate da altri elementi di prova, non può essere censurata per carenza o illogicità della motivazione, in assenza di palesi vizi logici o contraddizioni interne alla sentenza impugnata. Inoltre, la richiesta di rimessione in termini per accedere al rito abbreviato e fruire della riduzione di pena introdotta successivamente all'emissione della sentenza di condanna non può essere accolta, in quanto l'art. 175 c.p.p. non consente di rimediare all'omessa richiesta di tale rito per il solo fatto che la relativa disciplina agevolativa sia stata introdotta in un momento successivo, non essendo tale circostanza riconducibile alle nozioni di "caso fortuito" o "forza maggiore" previste dalla norma. Infine, la diminuente di cui all'art. 442, comma 2-bis, c.p.p. non può trovare applicazione nel caso di imputato che abbia già proposto impugnazione avverso la sentenza di condanna, in quanto la ratio della norma è quella di incentivare la rinuncia all'impugnazione, non già di riconoscere un ulteriore beneficio a chi abbia già esercitato il diritto di impugnare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta da

Dott. DE AMICIS Gaetano - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Relatore

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da
Gr.Pa., nato (Omissis)
avverso la sentenza emessa il 16/11/2022 dalla Corte di appello di Palermo
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso;
lette le conclusioni dell'((omissis)).Va., nell'interesse delle parti civili costituite Ta.Vi. e Gr.Je., e dell'((omissis)).Pi., nell'interesse delle parti civili costituite Gr.Je. e Bo.Pi., che ha…

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