Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35886 del 2 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:35886PEN

Massima

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Il reato di lesioni personali, pur essendo astrattamente concorrente con il reato di maltrattamenti in famiglia, non può essere ritenuto aggravato dal nesso teleologico di cui all'art. 61 n. 2 c.p. in assenza di una specifica contestazione di tale circostanza e di una motivazione che dimostri la consapevolezza dell'agente di reiterare o attuare una condotta dispotica e prevaricatrice già posta in essere in precedenti occasioni. Pertanto, l'intervenuta remissione di querela estingue il reato di lesioni personali, non essendo ravvisabile alcuna circostanza aggravante che lo renda procedibile d'ufficio. La diversa obiettività giuridica dei reati di maltrattamenti in famiglia e di lesioni personali esclude l'assorbimento del secondo nel primo, rendendoli concorrenti. Tuttavia, il mero comportamento esecutivo del reato di lesioni, ove episodico e non contestualizzato in un più ampio disegno criminoso volto alla commissione del reato di maltrattamenti, non può essere ritenuto finalizzato alla realizzazione di quest'ultimo reato, ai fini dell'applicazione della circostanza aggravante del nesso teleologico di cui all'art. 61 n. 2 c.p. La verifica della sussistenza di tale circostanza aggravante richiede la prova della consapevolezza dell'agente di reiterare o attuare un frammento di una condotta dispotica e prevaricatrice già posta in essere in precedenti occasioni e che si intenda perpetuare, contestualizzando così l'obiettività giuridica teleologica del reato-mezzo (lesioni) rispetto al proposito attuativo del reato ulteriore che l'agente vuole commettere o perpetuare (maltrattamenti). In assenza di tale riscontro, l'intervenuta remissione di querela estingue il reato di lesioni personali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Consigliere

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Ancona;

avverso la sentenza di non luogo a procedere emessa in data 23.06.2006 dal G.U.P. del Tribunale di Ancona;

nei confronti di:

Ga. Ne. Ru., nato a (OMESSO);

esaminati gli atti, il ricorso e la sentenza impugnata;

udita in camera di consiglio la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udite …

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