Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24634 del 21 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:24634PEN

Massima

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Il comportamento violento e aggressivo nei confronti di un pubblico ufficiale che sta compiendo un atto d'ufficio, anche se motivato da una contestazione del metodo operativo adottato, integra il reato di violenza o resistenza a pubblico ufficiale, con conseguente responsabilità penale dell'autore. Il giudice di merito, nel valutare la prova, ha il potere esclusivo di apprezzare la credibilità e la coerenza delle testimonianze, senza che tale valutazione possa essere sindacata in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o priva di adeguata motivazione. La sentenza di condanna, fondata su una motivazione congrua e logica, che abbia esaminato tutte le deduzioni difensive, non è censurabile in Cassazione per vizio di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanue - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3532/2010 CORTE APPELLO di BARI, del 17/02/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/05/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. EMANUELE DI SALVO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Montagna Alfredo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Rico…

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