Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 8324 del 2 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:8324PEN

Massima

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Il concorso formale di reati si configura quando, nel medesimo contesto fattuale, l'agente usa violenza o minaccia per opporsi a più pubblici ufficiali o incaricati di un pubblico servizio mentre compiono un atto del loro ufficio o servizio, integrando così una pluralità di condotte riconducibili all'articolo 337 c.p. (resistenza a pubblico ufficiale). In tali casi, la pena per il più grave reato di resistenza a pubblico ufficiale deve essere aumentata in applicazione del principio di cui all'articolo 81, comma 1, c.p., in ossequio al consolidato orientamento giurisprudenziale delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, secondo cui la condotta descritta integra un concorso formale di reati e non un mero reato continuato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato G. - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. BASSI Alessandr - rel. Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore generale presso la Corte d'appello di Brescia;
nel procedimento a carico:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/06/2020 del Tribunale di Bergamo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Alessandra Bassi;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha concluso chiedendo che la sentenza sia annullata con rinvio.
RITENUTO …

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