Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 2598 del 2022

ECLI:IT:TARMI:2022:2598SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di sanatoria edilizia ai sensi dell'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 priva di efficacia il provvedimento di demolizione precedentemente adottato dall'amministrazione comunale, imponendo a quest'ultima l'obbligo di adottare un nuovo provvedimento espresso in riscontro alla richiesta di sanatoria. Tale principio, affermato dalla consolidata giurisprudenza amministrativa, si fonda sulla necessità di garantire il diritto del privato di accedere all'istituto della sanatoria, quale strumento volto a regolarizzare abusi edilizi minori, evitando che l'adozione di un provvedimento demolitorio possa pregiudicare irrimediabilmente tale facoltà. L'amministrazione, pertanto, non può esimersi dal valutare la domanda di sanatoria presentata dal privato, essendo tenuta ad adottare un nuovo provvedimento espresso che si pronunci sulla stessa, indipendentemente dall'eventuale pendenza di un giudizio volto all'impugnazione del precedente ordine di demolizione. Tale obbligo, che discende dal principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa di cui all'art. 97 Cost., mira a contemperare le esigenze di tutela della legalità edilizia con il diritto del privato di accedere agli istituti di sanatoria previsti dall'ordinamento, evitando che l'adozione di provvedimenti demolitori possa vanificare irrimediabilmente tale facoltà. La presentazione della domanda di sanatoria, pertanto, determina l'improcedibilità del ricorso avverso il precedente provvedimento di demolizione, imponendo all'amministrazione l'obbligo di riesaminare la questione e adottare un nuovo provvedimento espresso in merito alla richiesta di regolarizzazione edilizia.

Sentenza completa

Pubblicato il 22/11/2022

N. 02598/2022 REG.PROV.COLL.

N. 00252/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 252 del 2021, proposto da
Chiara Pentrelli e Roberto Rombolà, rappresentati e difesi dagli avvocati Bruno Santamaria e Marcello Santamaria, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso il loro studio in Milano, Galleria del Corso, 2;

contro

Comune di Seregno, rappresentato e difeso dagli avvocati Paolo Bertacco e Vincenzo Andrea Piscopo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso lo studio dell’avv. Paolo Bertacco in Milano, via San Clemente, 1;

per l'annullamento

a) dell’ordinanza dirigenziale del 03…

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