La sanzione amministrativa pecuniaria prevista dall'art. 29 della L.R. n. 127/1980 può essere legittimamente irrogata soltanto nei casi di esercizio abusivo dell'attività di cava, ossia quando l'autore dell'illecito è privo dell'autorizzazione o prosegue l'attività dopo la notifica del provvedimento di decadenza o revoca dell'autorizzazione. Pertanto, tale sanzione non può essere applicata quando l'efficacia dell'originaria autorizzazione all'esercizio dell'attività estrattiva è stata prorogata per effetto di un provvedimento cautelare adottato dal giudice amministrativo, di cui l'amministrazione competente ha preso atto, in quanto in tale ipotesi l'attività non può qualificarsi come abusiva. L'irrogazione della sanzione amministrativa pecuniaria in assenza dei presupposti di legge integra una violazione e falsa applicazione della norma, oltre a configurare un eccesso di potere per difetto di istruttoria e per falsa rappresentazione della realtà.