Cassazione penale Sez. II sentenza n. 49719 del 30 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:49719PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di estorsione si configura quando il male prospettato dall'agente è indicato come certo e realizzabile ad opera sua o di altri, ponendo la vittima nell'ineluttabile alternativa di subire il male minacciato o di far conseguire all'agente il profitto preteso, a differenza del reato di truffa aggravata in cui il male viene ventilato come possibile ed eventuale, non proveniente direttamente o indirettamente da chi lo prospetta, in modo che la persona offesa non è coartata ma si determina alla prestazione per essere stata tratta in errore dalla esposizione di un pericolo inesistente. Pertanto, integra il reato di estorsione e non di truffa aggravata la minaccia di un male, indifferentemente reale o immaginario, dal momento che identico è l'effetto coercitivo esercitato sul soggetto passivo, tanto che la sua concretizzazione dipenda effettivamente dalla volontà dell'agente, quanto che tale rappresentazione sia percepita come seria ed effettiva dalla persona offesa, ancorché in contrasto con la realtà, a lei ignota. Il giudice di merito può negare le circostanze attenuanti generiche sulla base di un solo elemento che attiene alla personalità del colpevole o all'entità del reato e alle modalità di esecuzione di esso, come i precedenti penali e l'assenza di segnali di ravvedimento, nonché il ruolo non minimale nella commissione dei fatti. La valutazione della recidiva, ai fini dell'aumento di pena, è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito, il quale deve verificare se i nuovi reati commessi dall'imputato siano espressione di una rinnovata capacità a delinquere e di una maggiore pericolosità sociale, attualizzando le condotte per le quali egli era stato più volte giudicato per fatti analoghi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna - Consigliere

Dott. SGADARI Giusep - Rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/11/2017 della Corte di Appello di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal consigliere Dott. Sgadari Giuseppe;
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Viola Alfredo, che ha chiesto l'annullamento con rinvio;
udito il difensore, avv. (OMISSIS) per (OMISSIS) ed anche in sostituzione del…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.