Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5185 del 1 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:5185PEN

Massima

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La violazione degli obblighi inerenti alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, commessa prima dell'entrata in vigore della modifica legislativa che ha qualificato tali condotte come delitti, deve essere considerata una mera contravvenzione, soggetta ai più brevi termini di prescrizione previsti per tale categoria di reati. Pertanto, i fatti di reato contestati al sorvegliato speciale che risultino commessi anteriormente alla data di entrata in vigore della nuova disciplina normativa devono essere dichiarati estinti per intervenuta prescrizione, mentre solo le violazioni successive a tale data possono essere qualificate come delitti e, conseguentemente, sottoposte al diverso e più lungo termine prescrizionale. Ciò in applicazione del principio di irretroattività della legge penale sfavorevole, sancito dall'art. 2, comma 4, c.p. La valutazione della gravità delle condotte accertate e della personalità dell'imputato, che ha giustificato il diniego delle circostanze attenuanti generiche, rientra nell'ambito del giudizio di merito riservato ai giudici di legittimità, il cui sindacato è precluso in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogico o privo di adeguata motivazione. Infine, l'eccezione di violazione del divieto di "bis in idem" per identità dei fatti di reato contestati in un precedente giudizio, proposta tardivamente con memoria depositata oltre il termine di cui all'art. 611 c.p.p., non può essere esaminata in questa sede, restando comunque salva la possibilità di far valere tale vizio in sede di incidente di esecuzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 603/2007 CORTE APPELLO di BARI, del 01/12/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/01/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DELEHAYE Enrico che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza resa Cl/12/2011 la Corte d'Appello di Bari c…

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