Il rilascio del permesso di costruire è subordinato alla conformità dell'intervento edilizio non solo con lo strumento urbanistico vigente al momento della presentazione della domanda, ma anche con le previsioni dello strumento urbanistico generale adottato nelle more del procedimento, in applicazione della misura di salvaguardia di cui all'art. 12, comma 3, del d.P.R. n. 380/2001. Pertanto, qualora l'intervento edilizio risulti in contrasto con le nuove destinazioni urbanistiche introdotte dal piano adottato, l'amministrazione è tenuta a sospendere ogni determinazione sulla domanda di permesso di costruire, a prescindere dalla conformità dell'intervento con la precedente disciplina urbanistica. La sopravvenuta adozione di un nuovo strumento urbanistico generale, che renda l'intervento edilizio non conforme alle sue previsioni, determina la carenza di interesse del privato alla decisione del ricorso proposto avverso il diniego di permesso di costruire motivato con riferimento alla precedente disciplina urbanistica, in quanto la sua situazione giuridica soggettiva non si è ancora consolidata e risulta suscettibile di essere incisa dai mutamenti della normativa applicabile.