Cassazione penale Sez. III sentenza n. 51060 del 9 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:51060PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta delle somme nella disponibilità della società indagata e per equivalente dei beni del suo legale rappresentante è legittimo, in quanto il reato per cui si procede, di pericolo astratto, determina un vantaggio patrimoniale che giustifica l'adozione della misura cautelare reale, anche in assenza di un vincolo di pertinenzialità tra il denaro depositato sui conti correnti della società e il profitto del reato. Tuttavia, il ricorso per cassazione proposto dal difensore del terzo interessato è inammissibile per difetto di procura speciale, in quanto l'articolo 100 c.p.p. prevede l'onere di patrocinio per i soggetti diversi dall'imputato, non essendo sufficiente la mera nomina di difensore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - rel. Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) S.R.L.;
avverso l'ordinanza del 18/04/2018 del TRIB. LIBERTA' di BOLZANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LUCA SEMERARO;
sentite le conclusioni del PG Dr. FRANCESCO SALZANO, che conclude per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bolzano, con il decreto del 22 marzo 2018, ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta delle somme nella disponibilita' della (OMISSIS)…

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