Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6335 del 16 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:6335PEN

Massima

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Il comportamento violento e aggressivo di un soggetto, caratterizzato da abuso di alcool e dalla pretesa di esercitare un dominio assoluto sulla propria coniuge, che reagisce con violenza fisica e verbale anche nei confronti dei figli minori a fronte di condotte neutre e legittime della donna, integra il reato di lesioni personali, minaccia grave e ingiuria, con l'aggravante dei futili motivi, in quanto la mera esigenza della donna di accompagnare un familiare a visita medica non può essere considerata un motivo futile o abietto per giustificare tali condotte. Le dichiarazioni della persona offesa, debitamente valutate nella loro credibilità soggettiva e attendibilità intrinseca, possono costituire prova sufficiente per l'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, senza necessità di ulteriori riscontri, specie quando risultino confermate da precedenti episodi di violenza accertati dalle forze dell'ordine. Il reato di minaccia grave è configurabile anche in assenza di un concreto stato di intimidazione della vittima, essendo sufficiente che la condotta dell'autore abbia l'attitudine ad intimorire, a prescindere dall'indeterminatezza del male prospettato. Il risarcimento del danno morale in favore della parte civile può essere equitativamente liquidato dalla Corte, senza necessità di puntuale motivazione sui parametri economici di riferimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 14/03/2014 dalla Corte di appello di Trento;
visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. MICHELI Paolo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. CARDINO Alberto che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Il difensore di (OMISSIS) ricorre avverso la pronuncia indicata in epigrafe, recante la parziale riforma della sen…

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