Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 926 del 2020

ECLI:IT:TARBS:2020:926SENT

Massima

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Il vincolo paesaggistico di cui è gravata un'area non determina l'inedificabilità assoluta della stessa, ma impone il rispetto di specifiche prescrizioni urbanistiche, tra cui il divieto di realizzare nuove costruzioni o ampliamenti edilizi non funzionali all'attività agricola. Pertanto, gli interventi abusivi di ampliamento realizzati in assenza di titolo edilizio e in contrasto con la disciplina urbanistica vigente, ancorché non incidenti in modo rilevante sul contesto paesaggistico, non possono essere oggetto di condono edilizio, in quanto esclusi dalla relativa normativa. L'ordine di demolizione delle opere abusive, in quanto atto vincolato, non richiede una specifica valutazione dell'interesse pubblico sotteso né una comparazione con gli interessi privati, essendo l'interesse pubblico al ripristino della legalità urbanistica "in re ipsa".

Sentenza completa

Pubblicato il 29/12/2020

N. 00926/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01487/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1487 del 2016, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), tutti rappresentati e difesi dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Brescia, piazza della Loggia n. 5;

contro

Comune di Brescia, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso gli uffici dell’Avvocatura civica, in Brescia, Corsetto S. Agata n. 11/b;

nei confronti

Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza per Beni Architettonic…

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