Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22260 del 11 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:22260PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La determinatezza dell'imputazione penale non richiede un'indicazione dettagliata e minuziosa di tutti gli elementi del fatto, essendo sufficiente che essa contenga l'individuazione dei tratti essenziali del reato contestato, in modo da consentire all'imputato di esercitare compiutamente il suo diritto di difesa. Inoltre, la motivazione dei decreti autorizzativi delle intercettazioni telefoniche deve dare conto delle ragioni che impongono l'intercettazione in un determinato luogo e della sussistenza di un valido quadro indiziario che giustifichi la compressione del diritto alla riservatezza. Il giudice può esercitare il potere di disporre d'ufficio l'assunzione di nuovi mezzi di prova, previsto dall'art. 507 c.p.p., anche con riferimento a quelle prove che le parti avrebbero potuto richiedere e non hanno richiesto, purché sussista l'assoluta necessità dell'iniziativa del giudice e la prova abbia carattere di decisività. La concessione o il diniego delle attenuanti generiche è rimesso alla discrezionalità del giudice di merito, sindacabile solo in caso di errori logico-giuridici. Infine, la lontananza temporale tra più reati costituisce di per sé un indizio negativo ai fini della configurabilità del vincolo della continuazione, in assenza di altri elementi che dimostrino il mantenimento di un medesimo disegno criminoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio F. - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

FE. As. e Va. ;

avverso sentenza della Corte di Appello di Firenze resa in data 31 ottobre 2008;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in camera di consiglio la relazione fatta dal Consigliere Dr. ((omissis)) Fazio;

udita la requisitoria del Procuratore Generale in persona del sostituto ((omissis)) che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

sentito il difensore avv.to ((omissis)) che ha concluso per la declaratoria di accog…

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