Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 11589 del 2003

ECLI:IT:TARLAZ:2003:11589SENT

Massima

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L'Amministrazione può revocare i propri atti amministrativi solo per ragioni di pubblico interesse, debitamente motivate, e non per mero "ius poenitendi" o per vanificare l'esito di una procedura concorsuale già avviata e giunta alla fase conclusiva, a tutela delle posizioni giuridiche qualificate dei partecipanti. La revoca di atti amministrativi, pur in assenza di posizioni giuridiche consolidate, richiede l'indicazione di specifiche ragioni di opportunità correlate all'esigenza che l'azione amministrativa sia maggiormente rispondente al pubblico interesse, che devono essere adeguatamente esternate nel provvedimento. Diversamente, il provvedimento di revoca è illegittimo per difetto di motivazione e per sviamento di potere.

Sentenza completa

(omissis)
per l'annullamento
della delibera della Giunta Comunale n. 188 del 25/6/2003, non comunicata alle ricorrenti ma solo pubblicata all'Albo Pretorio Comunale il 21 luglio 2003, ad oggetto "Revoca delle deliberazioni di Giunta Comunale n. 372 del 20.11.2002, n. 29 del 6/2/2003 e n. 171 del 21.5.2003 ed indirizzo per l'espletamento di un nuovo bando per l'assegnazione di aree E.R.P.", nonché di tutti gli atti a detta delibera comunque connessi, presupposti e/o consequenziali;
(omissis)
FATTO E DIRITTO
Le ricorrenti cooperative edilizie espongono di aver partecipato al bando approvato con deliberazione della Giunta Comunale di Fiumicino n. 372 del 20.11.2002, per l'assegnazione di aree per la costruzione di 247 alloggi non assistiti da contributo pubblico su aree destinate all'edilizia residenziale pubblica, risultando collocate nella graduatoria provvisoria subito dopo le sei cooperative vincitrici, tre delle quali, succes…

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