Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21294 del 4 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:21294PEN

Massima

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La misura di sicurezza del ricovero in casa di cura e custodia può essere disposta nei confronti di un soggetto condannato per reato, qualora risulti accertata, sulla base di una perizia psichiatrica, la sua pericolosità sociale dovuta a una patologia psichica già manifestatasi in precedenti episodi delittuosi, e qualora la misura della libertà vigilata risulti inadeguata a contenere il rischio di recidiva, in quanto il giudice ha il dovere di valutare compiutamente tutte le risultanze peritali e i precedenti del reo, senza che la valutazione alternativa di tali elementi possa essere sindacata in sede di legittimità, essendo riservata alla discrezionalità del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - rel. Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DR. GI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2705/2008 TRIB. SORVEGLIANZA di PALERMO, del 17/02/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROTELLA Mario;

lette le conclusioni del PG Dott. BAGLIONE Tindari.

RITENUTO

1 - Dr. Gi. , condannato per rissa aggravata dal Tribunale di Palermo con sentenza in data 8.5.06, proponeva ricorso con esclusivo riferimento al capo nel quale la …

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