Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza breve n. 1484 del 2020

ECLI:IT:TARCT:2020:1484SENB

Massima

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La realizzazione di opere edilizie abusive su suolo pubblico costituisce una grave violazione dell'ordinamento giuridico, che impone all'amministrazione comunale l'adozione di un provvedimento di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi, senza che sia necessario accertare la responsabilità storica dei soggetti che hanno materialmente eseguito gli abusi. L'art. 35 del D.P.R. n. 380/2001 configura infatti un potere vincolato dell'ente locale, che non richiede una particolare motivazione, essendo sufficiente la mera constatazione dell'esecuzione delle opere in assenza o in totale difformità dal permesso di costruire. Tale disciplina, di carattere eccezionale rispetto a quella ordinaria prevista dall'art. 31 del medesimo testo unico, trova giustificazione nella peculiare gravità della condotta sanzionata, che lede il demanio pubblico. Pertanto, l'ordine di demolizione non necessita di essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento, non essendo configurabile in capo all'amministrazione alcuna possibilità di valutazione discrezionale circa la conservazione del bene abusivo. Inoltre, il tempo trascorso dalla realizzazione degli abusi non può in alcun modo legittimare in via di fatto la situazione di illecito permanente, non essendo configurabile un affidamento tutelabile alla conservazione di tale situazione. In definitiva, l'art. 35 del D.P.R. n. 380/2001 impone all'ente locale l'obbligo di procedere alla demolizione delle opere abusive realizzate su suolo pubblico, a prescindere dall'individuazione del soggetto responsabile, al fine di ripristinare la legalità violata e tutelare l'interesse pubblico al corretto utilizzo del demanio.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/06/2020

N. 01484/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00738/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex
art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 738 del 2020, proposto da
((omissis)) e ((omissis))è, rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Messina, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

((omissis)) non costituito in giudizio;

per l'annullamento

della determinazione n° 883 del 31/01/2020, notificata il 07/02/2020 con la…

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