Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10317 del 10 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:10317PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare l'attualità della pericolosità sociale di un soggetto sottoposto a misura di prevenzione, è tenuto a verificare e motivare adeguatamente la persistenza di tale requisito anche in presenza di un apprezzabile periodo di detenzione, non essendo sufficiente il mero richiamo a precedenti condotte criminose o all'appartenenza a contesti malavitosi, ove non siano emersi ulteriori elementi concreti, successivi all'inizio dello stato detentivo, che confermino il perdurare della pericolosità. Ciò in quanto, in tema di misure di prevenzione, il giudice ha l'onere di accertare l'attualità della pericolosità sociale dell'interessato, non potendo desumerla automaticamente da precedenti condotte illecite, specie se risalenti nel tempo, in assenza di elementi che dimostrino il mancato superamento della condizione di pericolosità durante il periodo di detenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. MANCUSO Luigi F.A. - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 8/03/2022 della Corte di appello di Napoli sezione Misure di Prevenzione;
udita la relazione svolta dal Consigliere BARBARA CALASELICE;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale, V. Senatore, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento impugnato, la Corte di appello di Napoli, sezione specializzata per le Misure di prevenzione, ha confermato il decreto con il qua…

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