Gli interventi di manutenzione straordinaria, volti a realizzare o integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici di un immobile, senza alterare la volumetria complessiva né comportare mutamenti urbanisticamente rilevanti delle destinazioni d'uso, sono soggetti al regime della segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) e non necessitano del preventivo rilascio del permesso di costruire, anche qualora insistano su aree sottoposte a vincolo paesaggistico, salvo il rispetto della normativa in materia di tutela del paesaggio. In tali casi, l'ordinanza di demolizione non può trovare applicazione, essendo piuttosto configurabile la possibilità di sanatoria ai sensi dell'art. 37 del D.P.R. n. 380/2001, previa verifica della compatibilità paesaggistica ai sensi dell'art. 167 del D.Lgs. n. 42/2004. Il carattere pertinenziale dell'opera e la sua qualificazione come volume tecnico, ove ricorrenti, escludono altresì la necessità del permesso di costruire, essendo sufficiente la presentazione della SCIA. Pertanto, la realizzazione di opere edilizie senza titolo abilitativo, ma rientranti nel regime della SCIA, non può essere sanzionata con l'ordine di demolizione, bensì con la sola sanzione pecuniaria prevista dall'art. 37 del D.P.R. n. 380/2001.