Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20997 del 23 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:20997PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni testimoniali spetta al giudice di merito, il quale ha il potere-dovere di apprezzare discrezionalmente la prova, senza che la Corte di Cassazione possa sindacare tale apprezzamento se non in presenza di vizi logici o di manifesta illogicità della motivazione. Il giudice di merito, pertanto, può legittimamente disattendere le dichiarazioni testimoniali ritenute inattendibili, anche in presenza di contrasti o lacune, purché la motivazione al riguardo sia congrua e logicamente argomentata. La Corte di Cassazione, in sede di legittimità, non può sostituire la propria valutazione delle prove a quella del giudice di merito, salvo i casi di manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. POSITANO G. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo G - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 33/2012 TRIBUNALE di GENOVA, del 19/12/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/04/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GABRIELE POSITANO;

Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott. DELHAYE Enrico, ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;

Per il ricorrente e' presente l'Avvocato (OMISSIS) il quale chiede l'…

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