Il provvedimento di revoca di una procedura di gara per l'affidamento di servizi di pulizia a ridotto impatto ambientale è legittimo qualora sopravvengano esigenze organizzative correlate all'emergenza sanitaria da COVID-19 che rendano inidoneo lo schema standardizzato della convenzione quadro, in quanto questa non risulta più idonea e sufficiente a fronteggiare le mutate e sopravvenute necessità di ciascuna amministrazione, sia in termini qualitativi che quantitativi, di pulizia e sanificazione degli ambienti di lavoro, essenziali per la tutela della salute pubblica quale fondamentale diritto riconosciuto dall'art. 32 Cost. In tali casi, l'amministrazione può legittimamente revocare la procedura di gara, in virtù del potere discrezionale di riprogrammazione e di indirizzo, esercitato dalla Giunta provinciale per gravi ragioni di necessità, senza che ciò comporti violazione del principio di irretroattività della legge o lesione dell'affidamento dell'operatore economico, attesa la natura provvisoria e non definitiva della proposta di aggiudicazione. La revoca, pertanto, non dà luogo a responsabilità risarcitoria, essendo escluso il diritto all'indennizzo in capo all'aggiudicatario provvisorio.