Il diniego di voltura e modifica dell'occupazione di suolo pubblico permanente, adottato dall'amministrazione comunale, è legittimo quando l'occupazione richiesta interferisce con quella già autorizzata ad un'altra attività commerciale adiacente, creando un percorso pedonale tortuoso e non agevole. L'amministrazione, nel bilanciare gli interessi pubblici e privati, ha il dovere di garantire la sicurezza e la libera circolazione dei pedoni sullo spazio pubblico, anche limitando l'estensione delle occupazioni di suolo richieste dagli esercizi commerciali. Il principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, sancito dall'art. 97 Cost., impone all'ente locale di adottare provvedimenti che assicurino un corretto e ordinato utilizzo dello spazio pubblico, evitando situazioni di conflitto e intralcio alla mobilità pedonale. Pertanto, il diniego di voltura e modifica dell'occupazione di suolo pubblico è legittimo quando l'estensione richiesta risulta incompatibile con le esigenze di tutela della sicurezza e della libera circolazione dei cittadini, prevalenti rispetto agli interessi privati dell'esercente. L'amministrazione, nel bilanciare tali interessi contrapposti, deve comunque valutare la possibilità di autorizzare una diversa e più limitata occupazione, che consenta di contemperare le esigenze pubbliche e private.