Il lavoratore straniero non ha diritto di ricevere il preavviso di rigetto della procedura di emersione dal lavoro irregolare ai sensi dell'art. 1-ter della legge n. 102/2009, in quanto tale comunicazione deve essere inviata esclusivamente al datore di lavoro che ha presentato l'istanza. Il lavoratore, pur essendo indirettamente interessato all'esito della procedura, è legittimato a impugnare il provvedimento negativo solo quando ne viene a conoscenza, senza che sussista un obbligo per l'amministrazione di notificargli preventivamente il preavviso di rigetto. Inoltre, l'accertamento dell'effettiva sussistenza del rapporto di lavoro irregolare rientra nei poteri istruttori dell'amministrazione, la quale può legittimamente basarsi su elementi indiziari, come la mancata reperibilità del lavoratore presso l'abitazione del datore di lavoro e la presentazione di plurime domande di regolarizzazione da parte di quest'ultimo, per ritenere insussistente il rapporto di lavoro dedotto a fondamento dell'istanza di emersione.