Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 1711 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:1711SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di diniego del permesso di soggiorno, adottato sulla base di una norma nazionale ritenuta incompatibile con il diritto dell'Unione europea, deve essere revocato in autotutela dall'amministrazione, anche in assenza di una pronuncia definitiva della Corte di giustizia, quando l'incompatibilità comunitaria della norma interna risulti sufficientemente accertata sulla base degli orientamenti giurisprudenziali e delle indicazioni fornite dalle istituzioni europee. In tali casi, il giudice amministrativo dichiara la cessazione della materia del contendere, compensando le spese di giudizio, in considerazione del fatto che, al momento dell'adozione del provvedimento impugnato, l'incompatibilità comunitaria della norma nazionale non era ancora stata definitivamente accertata. La revoca in autotutela del provvedimento di diniego del permesso di soggiorno, adottato in contrasto con il diritto dell'Unione europea, è dovuta anche quando gli altri reati commessi dal richiedente non siano indicativi della sua pericolosità sociale, non essendo sufficiente la mera commissione di illeciti penali per giustificare il diniego del titolo di soggiorno. Il giudice amministrativo, nel dichiarare la cessazione della materia del contendere a seguito della revoca del provvedimento impugnato, compensa le spese di giudizio, tenendo conto del fatto che, al momento dell'adozione dell'atto, l'incompatibilità comunitaria della norma nazionale applicata non era stata ancora definitivamente accertata dalla Corte di giustizia dell'Unione europea.

Sentenza completa

N. 00444/2013
REG.RIC.

N. 01711/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00444/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 444 del 2013, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), 11;

contro

Ministero dell'Interno, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12; Questura di Roma;

per l'annullamento

del decreto emesso dalla Questura di Roma in data 1.9.2010 e notificato in data 25.10.2012, di irricevibilita’ della richiesta di rilascio del permesso di primo soggiorno a seguito di procedura di eme…

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