Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2273 del 20 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:2273PEN

Massima

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La condotta di chi, pur essendo in grado di evitare lo scontro fisico, volontariamente determina una situazione di pericolo accettando il rischio di una reazione aggressiva, esclude la configurabilità della scriminante della legittima difesa, in quanto la reazione difensiva non può ritenersi necessitata. Pertanto, non è applicabile l'esimente della legittima difesa a chi, come nel caso di specie, agisce nella ragionevole previsione di determinare una reazione aggressiva, accettando volontariamente la situazione di pericolo da lui stesso creata, nonostante abbia la possibilità di allontanarsi senza pregiudizio e disonore. L'animus necandi può essere desunto dalla condotta complessiva dell'agente, caratterizzata dall'essere sceso in strada armato di un coltello da cucina con una lama di 20 cm, dall'avere reiteratamente colpito la vittima in parti vitali, dall'avere precedentemente minacciato di morte la stessa, elementi sintomatici della consapevole accettazione anche solo dell'eventualità che dal suo comportamento potesse derivare la morte del soggetto passivo. In tale contesto, non è configurabile l'eccesso colposo di legittima difesa, in quanto l'assenza dei presupposti della scriminante impedisce di ravvisare l'erronea valutazione del pericolo e dell'adeguatezza dei mezzi usati. Parimenti, l'atteggiamento doloso dell'agente esclude la configurabilità dell'omicidio preterintenzionale, caratterizzato dalla totale assenza di volontà omicida. Infine, le dichiarazioni della parte offesa e la sequenza temporale degli eventi sono elementi sufficienti per affermare la responsabilità dell'imputato anche per i reati di porto abusivo di armi e danneggiamento aggravato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

Dott. GALATI Vincenzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/06/2020 della CORTE ASSISE APPELLO di CALTANISSETTA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. VINCENZO GALATI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. CASELLA GIUSEPPINA, che ha concluso chiedendo dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 19 giugno 2020 la Corte di assise di appello di Caltanissetta ha conf…

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