Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 39430 del 30 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:39430PEN

Massima

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Il reato di abuso d'ufficio di cui all'art. 323 c.p. è un reato di evento, che si consuma nel momento in cui il comportamento dell'agente ha determinato un ingiusto vantaggio patrimoniale per sé o per altri. Pertanto, il momento consumativo del reato deve essere individuato esclusivamente nell'accadimento che realizza tale evento, indipendentemente dalla prospettabilità di ulteriori vantaggi che esulano dalla contestazione. Il termine di prescrizione del reato decorre, quindi, dalla data di scadenza del termine per l'elevazione del protesto, senza che possa rilevare la possibilità di un protesto tardivo, in quanto quest'ultimo non rientra nell'imputazione contestata e non può determinare uno slittamento cronologico del tempus commissi delicti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' ((omissis)) - del 07/07/2015

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. DI SALVO E. - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS);
nei confronti di:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 6676/2012 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 23/09/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/07/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. EMANUELE DI SALVO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CARDINO Alberto, che ha concluso per inammissibilita'.
Udito il difensore Avv. (OMISSIS), in sostituzione dell'Avv. (OMISSIS).
RITEN…

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