Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26311 del 6 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:26311PEN

Massima

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Il finanziamento e l'organizzazione di un'operazione finalizzata all'ingresso illegale in Italia di un elevato numero di stranieri, con il coinvolgimento di soggetti che si occupano materialmente dello sbarco, dell'accoglienza e del successivo trasferimento dei clandestini, integrano gravi indizi di colpevolezza per il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, giustificando l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione della pericolosità sociale del soggetto, desumibile dalla gravità del fatto, dai precedenti di polizia, dalla capacità di creare e dirigere un'organizzazione complessa, dalle relazioni con esponenti della criminalità anche in ambito internazionale, nonché dall'elevato disprezzo dimostrato per i principi dell'ordinamento giuridico e dalla propensione a commettere ulteriori reati. La mancata giustificazione degli spostamenti e delle spese sostenute per altri soggetti coinvolti nell'operazione, unitamente ai contatti telefonici intrattenuti con persone risultate partecipi del reato, costituiscono elementi indiziari gravi, precisi e concordanti, idonei a fondare il giudizio di responsabilità, nonostante l'assenza di una diretta partecipazione dell'indagato alle specifiche attività illecite e la mancata identificazione da parte di alcuni dei concorrenti. La pericolosità sociale del soggetto, desunta dalla gravità del fatto e da altri elementi concreti, giustifica l'adozione della misura cautelare più afflittiva, in assenza di elementi che possano far ritenere sufficienti misure meno gravose per fronteggiare le esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. SIOTTO Maria Cristin - Consigliere

Dott. CAIAZZO Luigi P. - rel. Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CARTA Adriana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) EL. MO. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1584/2010 TRIB. LIBERTA' di PALERMO, del 19/10/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI PIETRO CAIAZZO;

sentite le conclusioni del PG Dott. Iacoviello Francesco Mauro, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. Mazzotta Serafino che ha chiesto l'accoglimento dei motivi di ricorso.

RITENUTO IN FATTO

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