Il piano urbanistico attuativo di iniziativa privata può essere legittimamente restituito dalla Giunta comunale ai proponenti qualora non sia dimostrato il possesso dei requisiti di titolarità previsti dalla legge regionale, in particolare la disponibilità di aree pari almeno al 75% della superficie complessiva dell'ambito interessato dal piano. Ai fini del computo di tale requisito, non possono essere escluse dal calcolo le aree appartenenti al patrimonio comunale, anche se destinate a mantenere la stessa destinazione all'interno del piano, in quanto la legge richiede espressamente la disponibilità di una quota minima di superficie senza distinzioni sulla natura giuridica delle aree. Inoltre, il diritto di superficie detenuto sui suoli, pur legittimando la presentazione del piano per la quota di valore catastale corrispondente, non è sufficiente a soddisfare il requisito della disponibilità del 75% della superficie, essendo necessario il contestuale possesso di entrambi i requisiti previsti dalla normativa regionale per l'ammissibilità della proposta di piano attuativo di iniziativa privata.