Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'ordinanza sindacale di rimozione e smaltimento di rifiuti abbandonati, adottata ai sensi dell'art. 192 del d.lgs. n. 152/2006, deve essere preceduta dalla comunicazione di avvio del procedimento ai soggetti interessati, al fine di assicurare il loro coinvolgimento e il contraddittorio procedimentale, anche in relazione all'accertamento della natura dei materiali depositati e dell'eventuale responsabilità a titolo di dolo o colpa nell'abbandono degli stessi. L'omissione di tale comunicazione di avvio del procedimento, che impedisce ai destinatari del provvedimento di partecipare al procedimento e di far valere le proprie ragioni, determina l'illegittimità dell'ordinanza sindacale, non potendo trovare applicazione in tale ambito il temperamento previsto dall'art. 21-octies, comma 2, della legge n. 241/1990. L'annullamento dell'ordinanza per tale vizio procedurale non pregiudica la facoltà dell'amministrazione di rieditare il potere amministrativo, nel rispetto delle garanzie procedimentali, anche alla luce di eventuali ulteriori accertamenti o degli esiti del giudizio penale.