Consiglio di Stato sentenza n. 9364 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:9364SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive, adottato dall'autorità comunale, è un atto vincolato che non richiede una specifica motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale alla demolizione, né una comparazione tra l'interesse pubblico e l'interesse privato al mantenimento in loco dell'immobile. L'amministrazione non è tenuta a comunicare l'avvio del procedimento sanzionatorio, in quanto l'attività di repressione degli abusi edilizi, attraverso l'ordinanza di demolizione, ha natura vincolata e la partecipazione del privato non potrebbe determinare un esito diverso. Inoltre, in caso di abuso edilizio, l'opera abusiva deve essere valutata nel suo complesso, senza scomporla in singoli interventi, in quanto il pregiudizio arrecato al regolare assetto del territorio deriva dall'insieme delle opere e dalle loro reciproche interazioni, a prescindere dalla rilevanza di ciascun singolo abuso. Il decorso del tempo non può legittimare una situazione di fatto abusiva, né far sorgere un affidamento tutelabile del privato alla conservazione dell'immobile. Pertanto, l'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, adottato dall'autorità comunale, è legittimo anche in assenza di una specifica motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale, senza la previa comunicazione di avvio del procedimento e senza la necessità di valutare singolarmente ciascun abuso, essendo sufficiente l'accertamento complessivo dell'antigiuridicità della condotta sanzionata.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/10/2023

N. 09364/2023REG.PROV.COLL.

N. 00046/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 46 del 2021, proposto da
-OMISSIS-, rappresentati e difesi dall'avvocato Antonio Parisi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Melito di Napoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Luciano Costanzo e Fabio Roselli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania (Sezione Seconda) n. -OMISSIS-/2020, resa tra le parti.

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visto l'atto di costitu…

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