Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 48917 del 2 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:48917PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria qualifica e dei poteri connessi, si rende responsabile di una pluralità di reati quali concussione, corruzione, falso e truffa, commessi in maniera sistematica e reiterata nello svolgimento delle proprie funzioni, integra un grave quadro indiziario che giustifica l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione del concreto e attuale pericolo di reiterazione dei reati, desumibile dalla gravità e modalità di realizzazione degli illeciti, nonché dalla personalità dell'indagato, dedito all'assunzione di sostanze stupefacenti e privo di scrupoli nel perseguire il proprio interesse personale a discapito dei doveri di ufficio. La modesta entità dei profitti conseguiti non vale a escludere la pericolosità sociale dell'agente, anzi ne accentua la disinvoltura e l'abitualità nell'infrangere la legge, rendendo necessaria l'adozione della misura più rigorosa per scongiurare il pericolo di reiterazione di condotte analoghe. Inoltre, il concreto e attuale pericolo di inquinamento probatorio, anche attraverso il condizionamento delle testimonianze, giustifica l'applicazione della custodia cautelare, nonostante la sospensione dal servizio, in quanto tale misura interinale non esclude il rischio di reiterazione dei reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. AGLIASTRO Mirell - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza in data 11/01/2019 del Tribunale per il riesame di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in camera di consiglio la relazione svolta dal ((omissis)); udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale per il riesame di Roma con ordinanza del 11/01/2019 14/01/2019 c…

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