Il concorso di persone nel reato, ai sensi dell'art. 110 c.p., richiede non solo un rapporto di causalità materiale tra la condotta dell'agente e l'evento, ma anche una preventiva adesione psichica del compartecipe alla commissione del reato. Pertanto, la responsabilità penale del concorrente può essere affermata solo qualora egli, nell'ordinario svolgersi e concatenarsi dei fatti, sia stato in grado di prevedere in concreto l'evento, mostrando piena adesione psichica e fornendo un contributo causale efficiente al suo verificarsi. Il dolo del reato concorsuale, che richiede la consapevole contribuzione, anche solo agevolativa, dell'agente alla realizzazione del reato, può configurarsi non solo nella forma del dolo diretto, ma anche in quella del dolo eventuale, quando l'agente si sia rappresentato la significativa possibilità di verificazione dell'evento e si sia determinato ad agire comunque, anche a costo di cagionarlo come sviluppo collaterale o accidentale, ma comunque preventivamente accettato, della propria azione. Ai fini della prova del dolo eventuale, l'indagine giudiziaria deve ricostruire rigorosamente l'iter e l'esito del processo decisionale dell'agente, valorizzando una serie di indicatori quali la personalità e le pregresse esperienze dell'agente, la durata e la ripetizione dell'azione, il comportamento successivo al fatto, il fine della condotta e la compatibilità con esso delle conseguenze collaterali, la probabilità di verificazione dell'evento, le conseguenze negative anche per l'autore in caso di sua verificazione, il contesto lecito o illecito in cui si è svolta l'azione, nonché la possibilità di ritenere, alla stregua delle concrete acquisizioni probatorie, che l'agente non si sarebbe trattenuto dalla condotta illecita neppure se avesse avuto contezza della sicura verificazione dell'evento. Nella valutazione della prova indiziaria, gli indizi devono corrispondere a dati di fatto certi e non a mere ipotesi, congetture o giudizi di verosimiglianza, essere gravi, precisi e concordanti, con il carattere della concorrenza, e il procedimento della loro valutazione si articola in due distinti momenti: il primo diretto ad accertare il maggiore o minore livello di gravità e di precisione di ciascuno di essi, isolatamente considerato, il secondo costituito dall'esame globale e unitario tendente a dissolverne la relativa ambiguità.