Cassazione penale Sez. I sentenza n. 886 del 12 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:886PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso può essere desunta da una pluralità di elementi probatori, anche di natura indiziaria, che consentano di ritenere sussistenti gravi indizi di colpevolezza, senza che sia necessaria la prova di un contributo causale minimo di rilevanza penale. Tali elementi possono consistere nelle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, ritenute attendibili e credibili in ragione della loro convergenza e reciproco riscontro su circostanze essenziali, nonché in risultanze di intercettazioni telefoniche ed ambientali e in attività di polizia giudiziaria, che dimostrino il ruolo e le funzioni svolte dall'indagato nell'ambito dell'associazione, anche in posizione subordinata rispetto ai capi, quali partecipazione a episodi di violenza, accompagnamento di familiari di affiliati in carcere, attività di vigilanza e segnalazione di quanto accade sul territorio. La valutazione di tali elementi probatori non richiede la prova di un apporto causale minimo di rilevanza penale, essendo sufficiente, in sede cautelare, l'emersione di qualunque elemento idoneo a fondare una qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 3824/2014 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 12/06/2014;

sentila la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO ROCCHI;

sentite le conclusioni del PG Dott. IACOVIELLO Francesco Mauro che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 12/6/2014, il Tribunale di Napoli, provvedendo su…

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