Il provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio comunale di opere edilizie abusive è legittimo qualora sia stato regolarmente notificato l'ordine di demolizione ai sensi dell'art. 140 c.p.c. e sia decorso inutilmente il termine di novanta giorni per l'ottemperanza, anche in assenza di una specifica motivazione sull'interesse pubblico al ripristino dello stato dei luoghi. La notifica dell'ordine di demolizione secondo il modello di cui all'art. 143 c.p.c. (irreperibilità assoluta) è ammissibile solo se, nonostante le dovute indagini, non sia possibile individuare i luoghi di residenza, dimora o domicilio del destinatario, mentre la notifica ai sensi dell'art. 140 c.p.c. (irreperibilità relativa) richiede il compimento di tutti gli adempimenti ivi previsti, tra cui la spedizione della raccomandata con avviso di ricevimento. Il raggiungimento dello scopo della comunicazione, anche in assenza di una regolare notifica, può tuttavia sanare la nullità della notifica, in applicazione del principio di equivalenza tra comunicazione e conoscenza effettiva. L'accertamento formale dell'inottemperanza all'ordine di demolizione, da notificarsi ai sensi dell'art. 31, comma 4, del D.P.R. n. 380/2001, non ha contenuto dispositivo ma si limita a constatare l'inadempimento, rilevando ai fini dell'immissione in possesso e della trascrizione nei registri immobiliari del titolo dell'acquisizione.