Cassazione penale Sez. V sentenza n. 48872 del 25 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:48872PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il falso ideologico in atto pubblico commesso dal privato, che induce in errore il pubblico ufficiale, sussiste quando il privato attesta falsamente fatti o situazioni giuridiche rilevanti ai fini dell'emanazione dell'atto pubblico, anche se il pubblico ufficiale ha il potere-dovere di verificare la veridicità di quanto dichiarato. Ciò in quanto la collaborazione dichiarativa del privato è essenziale per il corretto svolgimento dell'attività amministrativa e la legalità dei provvedimenti adottati, sicché l'obbligo di veridicità del privato non viene meno per la previsione di poteri di controllo in capo alla pubblica amministrazione. Pertanto, il falso del privato, anche se non macroscopicamente evidente, è idoneo a provocare l'errore del pubblico ufficiale e a riverberarsi sulla falsità dell'atto pubblico, integrando il delitto di falso ideologico, a prescindere dall'effettivo esercizio dei poteri di verifica da parte del pubblico ufficiale. Il reato di falso ideologico in atto pubblico commesso dal privato ha natura plurioffensiva, in quanto lede non solo l'interesse pubblico alla genuinità e veridicità degli atti, ma anche quello dei privati nella cui sfera giuridica l'atto è destinato ad incidere, sicché il danno risarcibile non si limita alla sola sfera della fede pubblica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbar - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22/12/2016 dalla Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Barbara Calaselice;
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Di Leo G., che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento impugnato, la Corte di a…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.