Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19020 del 6 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:19020PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di diffamazione a mezzo stampa, la previsione di cui all'art. 336 cod. proc. pen. - per la quale la querela è proposta mediante dichiarazione nella quale si manifesta la volontà che si proceda in ordine a un fatto previsto dalla legge come reato - implica che il querelante è tenuto ad esporre nella sua materialità il fatto che ritiene lesivo, ma non ha l'onere della sua qualificazione giuridica, che compete invece al giudice, il quale può legittimamente ravvisare a carico del direttore responsabile del giornale il reato di omesso controllo, ancorché la querela sia stata proposta nei suoi confronti - a titolo di concorso con l'autore della pubblicazione - per il reato di diffamazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SANDRELLI Gian Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. GA. N. IL (OMESSO);

2) S.P.A. PO. ED. ;

avverso SENTENZA del 18.06.2008 CORTE DI APPELLO di MILANO;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

Udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA VITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. Alfredo Montagna, che chiede la rimessione della causa alle Sezioni Unite;

udito l'avv. G…

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