Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 524 del 2013

ECLI:IT:TARPIE:2013:524SENT

Massima

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Il ricorso giurisdizionale diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, qualora questa dichiari espressamente di non avere più interesse alla definizione del giudizio. In tal caso, il giudice è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite tra le parti. Tale principio trova applicazione anche nel processo amministrativo, in cui il venir meno dell'interesse della parte ricorrente a coltivare il ricorso determina la carenza di un presupposto processuale essenziale per la decisione nel merito della controversia. La dichiarazione di improcedibilità per sopravvenuto difetto di interesse, pronunciata dal giudice amministrativo, costituisce un provvedimento di carattere meramente processuale, che non entra nel merito della questione sostanziale dedotta in giudizio, ma si limita a prendere atto dell'assenza di un interesse attuale e concreto della parte ricorrente alla definizione del giudizio. In tal modo, il giudice amministrativo adegua il proprio provvedimento alla mutata situazione giuridica della parte, evitando di pronunciarsi su una controversia ormai priva di rilevanza per l'interessato. La compensazione delle spese di lite, disposta in tali ipotesi, rappresenta una naturale conseguenza della dichiarazione di improcedibilità, in considerazione della sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, che rende equo il bilanciamento degli oneri processuali tra le parti.

Sentenza completa

N. 01259/2009
REG.RIC.

N. 00524/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01259/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1259 del 2009, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Torino, corso V. Emanuele II, 123;

contro

Equitalia Nomos S.p.A. e Equitalia Nomos S.p.A. Filiale di Torino, in persona dei rispettivi legali rappresentanti, rappresentate e difese dagli avv.ti ((omissis)), ((omissis)) e Niccolo' Bruno, con domicilio eletto presso lo studio del primo in Torino, via del Carmine, 2;

nei confronti di

Equitalia S.p.A., rappresentato e difeso dagli avv.ti Niccolo' Bruno, ((omissis)) e ((omissis…

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