Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 54643 del 6 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:54643PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La prova dei reati di traffico e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti può essere raggiunta anche in assenza del sequestro o del rinvenimento delle sostanze, purché siano dimostrate alcune singole cessioni, anche senza necessità di riscontrare tutti i singoli episodi riferiti, in particolare quando si tratti di fatti della stessa natura, verificatisi tra le medesime persone con identiche modalità esecutive e con prossimità e continuità cronologica. Le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, se ritenute attendibili dalla Corte, possono costituire prova sufficiente per la condanna, anche in assenza di riscontri diretti per ogni singolo episodio, purché le sue propalazioni siano precise e trovino conferma in altri elementi probatori, come le risultanze delle indagini di polizia giudiziaria e le intercettazioni. La mancata cessione dello stupefacente non impedisce di ritenere consumato il reato di detenzione a fini di spaccio, essendo sufficiente la prova della detenzione finalizzata alla cessione, anche se questa non si sia poi concretamente realizzata. Inoltre, la dichiarazione di latitanza del giudice per le indagini preliminari non è viziata da nullità se risulta adeguatamente motivata sulla base delle ricerche effettuate, anche se svolte a distanza di tempo dai fatti contestati, e sulla volontarietà della sottrazione dell'imputato all'esecuzione del provvedimento cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
alias (OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/10/2017 della Corte di appello di Brescia;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'…

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