Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7270 del 24 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:7270PEN

Massima

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Il contributo partecipativo al reato associativo di tipo mafioso si configura quando il soggetto, pur non ricoprendo un ruolo apicale, sia stabilmente inserito nella struttura organizzativa del sodalizio criminale e consapevole del proprio apporto alla permanenza e al rafforzamento della sua operatività, come desumibile da condotte che denotano un consapevole contributo alla vita e alle attività illecite del gruppo, anche attraverso la gestione e la ripartizione dei proventi derivanti dallo spaccio di sostanze stupefacenti, senza che rilevi il mero rapporto di coniugio con il capo dell'associazione. Tali elementi, unitamente alla disponibilità di armi da parte del gruppo e al collegamento delle attività di spaccio con il clan mafioso di riferimento, integrano i gravi indizi di colpevolezza per il reato associativo di cui all'art. 74 DPR 309/1990, aggravato ai sensi dell'art. 416-bis.1 c.p., e giustificano l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere in ragione della concreta e attuale pericolosità sociale dell'indagata, desumibile dalla sua stabile inserimento nell'organizzazione criminale e dalla capacità del gruppo di proseguire nell'attività illecita anche in stato di detenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. GIORDANO E. - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccard - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 24/7/2020 del Tribunale di Catania;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. PICARDI Antonietta, che conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) propone ricorso avverso l'ordinanza del 24 luglio 2020 del Tribunale di Catania che ha rigettato la richiesta di riesame del provvediment…

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